Il futuro del tennista romano è ‘legato’ all’altoatesino, ad affermarlo è stato uno che ben conosce entrambi gli esponenti nostrani
Matteo Berrettini ha vissuto una stagione da incubo a causa di molteplici infortuni, l’ultimo accusato allo US Open e costatogli la rottura parziale del legamento astragalico anteriore destro. Dal quel momento, il tennista romano non è più sceso in campo e non lo farà ancora per diverso tempo.
Berrettini rientrerà soltanto all’inizio del 2024, come ha recentemente reso noto tramite un post pubblicato sul suo profilo Instagram, ma negli ultimi giorni si è preso la scena per comunicare urbi et orbi una decisione che ha lasciato di stucco tifosi ed appassionati. Già, perché se l’annuncio del mancato rientro nel 2023 era nell’aria, quella della separazione con Vincenzo Santopadre è una notizia completamente inaspettata, un fulmine a ciel sereno si direbbe. Basti pensare che il legame professionale tra Matteo e il 53enne coach durava da ben 13 anni. Ma come è maturata tale scelta?
Addio Berrettini-Santopadre, Volandri svela il retroscena: le sue parole
Successivamente all’annuncio del tennista romano, molti appassionati di tennis hanno cominciato ad interrogarsi sul motivo del divorzio. In giro sono circolate le ipotesi più fantasiose, compresa quella che Berrettini stesse pensando di appendere la racchetta al chiodo per via dei continui problemi fisici. Ipotesi che però non ha trovato riscontri concreti. Anzi, nelle scorse ore sono arrivate delle dichiarazioni autorevoli che vanno nel senso totalmente opposto.
Ci riferiamo alle dichiarazioni di Pippo Volandri che, in un’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport, ha affrontato molto da vicino l’argomento. “Una decisione molto coraggiosa. La separazione è consensuale, erano d’accordo e di conseguenza il rapporto è ancora ottimo”, ha detto il capitano della selezione azzurra di Coppa Davis alla nota emittente televisiva. Poi è entrato nel dettaglio rivelando il retroscena: “Matteo vede nel team di Sinner un qualcosa da cui prendere ispirazione. Si pensa a una strutturazione del proprio team un po’ come quella di Jannik. Ha bisogno di una scintilla“.
Parole che la dicono lunga sulla voglia di Berrettini di rimettersi in gioco con ambizioni altissime. Altro che appendere la racchetta al chiodo. Con ogni probabilità, il finalista di Wimbledon 2021 tornerà a competere nel circuito maggiore affiancato da un cosiddetto “supercoach” (Sinner ha Darren Cahill), un tecnico dal prestigioso passato da giocatore. Il suo obiettivo è quello replicare il livello offerto nel recente passato, e magari andare anche oltre.