Italia femminile, Milena Bertolini pronta a lasciare: “Spero di lasciare un’eredità”

Sin da prima di affrontare il Sudafrica ai Mondiali, le possibilità di una conferma di Milena Bertolini sulla panchina dell’Italia femminile sembravano essere davvero poche. Ora che è arrivata la sconfitta, risultato che ha decretato l’eliminazione delle azzurre dal torneo, quella sensazione si sta trasformando quasi in una certezza. Tanti addetti ai lavori, infatti, non avevano nascosto le proprie perplessità per alcune scelte ritenute discutibili fatte dal ct, a partire dall’esclusione tra i pali di Laura Giuliani fino alla mancata convocazione di Martina Pieonte, ora il ko sembra avvallare questa teoria. Non solo, anche un elemento importante come Cristiana Girelli, che torna a casa con due reti all’attivito, è stata davvero schierata troppo poco.

Ora è quindi il tecnico a prendere la parola e a sottolineare come sia quasi inevitabile dover prendere strade diverse, anche se al momento non è ancora arrivata alcuna conferma dalla Federazione.

Milena Bertolini: l’amarezza dopo l’eliminazione

L’Italia femminile era arrivata in Australia e Nuova Zelanda con l’obiettivo di migliorare quanto fatto al Mondiale nel 2019, dove era stata eliminata ai quarti di finale dall’Olanda, che avrebbe poi conquistato il titolo. E invece questa volta l’avventura si è conclusa addirittura alla fase a gironi, con un bilancio di due sconfitte e una vittoria.

Milena Bertolini non può quindi che essere dispiaciuta, anche se ci tiene a difendere il gruppo che lei stessa ha scelto: “Dispiace molto, perché insomma abbiamo lavorato duramente in questo periodo per riuscire a passare il girone e non ci siamo riuscite. Non credo che a questo gruppo mancasse l’intesa perché è un gruppo che sta bene insieme“ – ha detto ai microfoni della Rai nel post gara contro il Sudafrica.

A mancare è stata soprattutto, a suo dire, la sicurezza nei propri mezzi, che dovrebbe sempre esserci in appuntamenti così importanti: “Probabilmente è nata un po’ di paura, aver subito questi cinque gol un po’ ci ha tolto delle certezze. Oggi siamo partite bene ma poi quel gol che abbiamo preso, che ci siamo fatte noi, ci ha fatto un po’ paura, probabilmente oggi l’avversario principale non era il Sudafrica ma eravamo noi stesse“.

Nelle sue convocazioni il tecnico aveva deciso di puntare soprattutto su alcune giocatrici di prospettiva, in modo tale da permettere loro di fare esperienza in una vetrina così importante, anche se c’è chi ha criticato le sue scelte senza mezzi termini. Nemmeno ora, però, Bertolini sente di avere sbagliato: “Sono molto convinta delle scelte che ho fatto, perché penso che queste siano le giocatrici migliori e credo anche che insomma in questa Nazionale ci sarà un buon futuro e questo Mondiale è servito anche per far crescere delle giocatrici che credo che il calcio femminile poi si ritroverà in futuro“.

A questo punto sembra essere quasi scontato il suo addio (in pole position per la sua successione sembra esserci Patrizia Panico), ma anche su questo lei vuole guardare al bene della nostra Nazionale: “Non ha tanta importanza il mio futuro quanto il futuro poi del movimento, che mi auguro che cresca sempre di più, mi auguro di aver lasciato anche un’eredità con questa squadra giovane, che ha fatto un’esperienza importante e che credo che poi il movimento si ritroverà in futuro“ – ha concluso.

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