Nazionale femminile, la lettera aperta delle calciatrici dopo l’eliminazione dal Mondiale

L’eliminazione dell’Italia femminile di calcio dai Mondiali già alla fase a gironi ha deluso tutti, soprattutto perché ci si aspettava di poter migliorare quanto fatto nell’ultima edizione, dove era arrivata l’esclusione ai quarti a opera dell’Olanda, che aveva poi conquistato il titolo.

Tra le prime a finire nel mirino c’è stata la ct Milena Bertolini, criticata quasi subito per alcune scelte ritenute discutibili quando sono state rese note le convocazioni. Non è però andata meglio a livello di formazioni, specialmente per quanto riguarda Cristiana Girelli, schierata troppo poco nonostante la sua vena realizzativa. Il tecnico si è detta però disposta a lasciare, pur sperando di avere lasciato una buona attività a chi arriverà dopo di lei. Ora sono le calciatrici a prendere la parola con una lettera aperta, in cui sottolineando come non ci fossero tutte le condizioni per poter fare bene.

Nazionale femminile – Ora parlano le calciatrici

Criticare le prestazioni della Nazionale femminile, oltre alla loro scarsa determinazione sarebbe a detta delle dirette interessate scorretto, oltre che ingiusto. E’ proprio per questo che loro hanno voluto parlare via social, con un comunicato condiviso su tutti i loro profili e sintetizzato anche da Cristiana Girelli (da capitana) ai microfoni della Rai.

 

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Un post condiviso da Cristiana Girelli (@cristianagirelli)

“Dopo la sconfitta col Sudafrica sono state fatte tante dichiarazioni – si legge nel post – ma l’unica che condividiamo e sentiamo nostra riguarda l’intesa che si è creata tra noi”.

Almeno ufficialmente non vengono fatti nomi sui destinatari del loro messaggi, ma secondo alcuni non sembra difficile pensare a un riferimento, tutt’altro che velato, al ct. Le ragazze non esitano a prendersi le loro responsabilità, come dovrebbe avvenire in un’occasione così importante, ma forse si sarebbero aspettate un sostegno maggiore da parte di tutti, a partire dalle istituzioni.

“Non abbiamo avuto paura, ma solo sentito poca fiducia. In Nazionale c’è un blocco di 16 ragazze di Roma e Juventus che hanno fatto qualcosa di importante in Champions – si legge ancora -, pensiamo sia lecito domandarsi come mai quel blocco di giocatrici, impreziosito da altre calciatrici di club importanti e giovani di talento, faccia così tanta fatica prima a un Europeo e poi a un Mondiale. Siamo convinte che avremmo potuto ottenere risultati diversi se solo fossimo state messe nelle condizioni di poterlo fare”.

Ora loro vogliono provare a mettersi alle spalle questa brutta esperienza e smentire chi non ha creduto in loro: “Noi lavoreremo ancora più duro per migliorarci a livello internazionale, ma dato che dagli errori si può imparare, ci aspettiamo un futuro più presente all’altezza della crescita del nostro calcio. Per riuscire a esprimerci al 100% e a rappresentare il nostro Paese al meglio” – così si chiude il messaggio.

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