Paolo Banchero è il “Rookie of The Year”: è quasi un plebiscito

Non ci sono da tempo grandi dubbi sul talento di Paolo Banchero, che sta strabiliano tutti in NBA, nonostante la sua giovane età, grazie alle sue innegabili doti fisiche. Ed è per questo che in tanti si augurano possa presto fare la scelta definitiva e vestire la maglia dell’Italia. Questo permetterebbe alla nostra Nazionale di poter contare su un campione assoluto e con grandi margini di crescita, sapendo che ha ancora tanti anni di carriera davanti a sè.

 

Ora per lui è arrivato un altro riconoscimento importante, quello di “Rookie of The Year”.

 

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Arriva una nuova consacrazione per Paolo Banchero

Fare bene in un campionato competitivo come l’NBA non è così semplice, ben sapendo quanto sia forte la concorrenza, ma se si riesce a ottenere risultati a maggior ragione da giovanissimi, non si può che esserne orgogliosi. E questo è quello che sta accadendo a Paolo Banchero, che molti considerano italiano nonostante non abbia ancora deciso definitivamente se vestire la maglia azzurra.

Come era facile immaginare, il cestista è stato nominato “Rookie of The Year”, diventando il terzo giocatore dei Magic nella storia, dopo Shaquille O’Neal e Mike Miller (che è l’agente del giocatore) a conquistare un premio così importante. Su 100 votanti sono stati ben 98 quelli che hanno espresso una preferenza per lui. Ancora più evidente la differenza con il collega che si è piazzato al secondo posto in graduatoria, Jalen Williams dei Thunder.

Banchero si conferma così un elemento di primo piano per la sua squadra, nonostante la formazione statunitense sia stata protagonista di un ruolino di marcia caratterizzato da tanti alti e bassi a causa dei numerosi infortuni occorsi ad alcuni compagni di squadra.

Numeri da star

A parlare per lui sono certamente i numeri, che sono spesso il segno più evidente del valore di un giocatore. E quelli che lui ha messo a segno in questa annata sono davvero di tutto rispetto.

Complessivamente, Paolo ha giocato 72 partite, con una media di 34 minuti e 20 punti realizzati. Ha tirato dal campo nel 43% delle volte e co il 30% da tre punti. Tra le matricole si piazza al primo posto per minuti giocati e punti, oltre a essere in vetta nella classifica relativa ai tiri liberi tentati. In questa statistica si trova invece al dodicesimo posto generale, ma davanti a campioni del calibro di DeRozan, LeBron James, Jokic e Duran.

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