Grealish apre un bar, ma vende solo analcolici…

Mister 100 milioni, al secolo Jack Grealish, non è esattamente il re dell’etichetta. Il calciatore del Manchester City si è preso innanzitutto le prime pagine sportive per l’ottima prestazione in finale di Champions contro l’Inter e poi, conquistato il triplete, la home page di tutti i tabloid per il dopo partita, condito, o meglio, bagnato da festeggiamenti sopra le righe.

Un bar in casa, ma tutto rigorosamente analcolico

Jack Grealish
Immagine | Instagram

Il re di Manchester, sponda Citizens, ma anche delle feste, si è ritagliato nuovamente le attenzioni. Ha deciso di aprire un bar all’interno della sua attrezzatissima villa. Nessuna facile, quanto giustificabile da un passato perlomeno discutibile in tema di bevute, ironia: casa Grealish ospiterà un angolo di bevande salutari. A garantire è la fidanzata del calciatore, Sasha Attwood che, come riportato al di là della Manica, è la vera testa pensante del progetto. Il bar servirà bevande salutari a base di erba, grano e alimenti salutari. Nello specifico, succo di sedano, mela, limone e spinaci. Il bar dei succhi di Grealish fa parte di una nuova suite per il tempo libero, che comprende anche una vasca a immersione ad acqua fredda, una sauna e bagni turchi che arricchiranno una dimora che comprende anche un centro di cura, una palestra e sala yoga, una spa, la piscina, spogliatoi e un’area giochi per biliardo, freccette e ping pong nonché un’area di pesca a mosca per trascorrere i pomeriggi senza calcio e allenamenti.

Una vita fatta di eccessi

Jack Grealish Champions
Immagine | Instagram

Fa un certo effetto associare Grealish al concetto di detox e, in generale, alle bevande non alcoliche. Del resto, il ragazzo ne ha combinate parecchie: in piena pandemia, è andato a sbattere contro un muro con la sua auto al ritorno da una festa notturna in regime di lockdown. Risultato: ritiro della patente per nove mesi. Lo scorso anno, vacanze da sogno con bollicine da 100mila euro a serata. Dopo aver centrato il treble, non ha fatto nulla per nascondere la sua gioia: ha vinto la Champions e ha lasciato di buon mattino la festa, retto a braccia dopo esibizioni come gargarismi con la vodka. Poi si è bevuto tutto quel che poteva dello spumante che Haaland gli ha versato in testa. Walker lo ha salvato da una probabile caduta dal bus scoperto ma non ha potuto evitare che Ruben Dias vomitasse nella borsa della madre di un calciatore che più indisciplinato non si può

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