“Sono stato intubato”, tifosi della Juve in lacrime dopo l’annuncio

Un ex calciatore della Juve ha ammesso di essere stato intubato e di avere rischiato la vita. Non commuoversi è praticamente impossibile

Ogni appassionato di calcio non può che essere interessato a conoscere alcuni dettagli della vita privata dei propri calciatori preferiti, anche quando hanno ormai smesso di giocare. L’attaccamento non può che restare fortissimo, anche per un sentimento di riconoscenza che può esserci grazie alle tante vittorie che può avere contribuito a conquistare.

Se le cose non dovessero andare bene, non può quindi che esserci forte dispiacere, a maggior ragione se questo può riguardare un problema di salute inaspettato, in cui uno di loro arriva anche a rischiare la vita. È quello che è accaduto a un ex calciatore della Juve, che solo ora che il peggio è passato è consapevole di quanto sia stato fortunato.

Il dramma vissuto da un ex della Juve

Il pensiero comune fa ritenere che i calciatori siano dei privilegiati, esenti dalla maggior parte dei problemi che si trovano a dover affrontare molti di noi. Questo può essere certamente vero, almeno se prendiamo in considerazione chi non sa come arrivare alla fine del mese, ma non possono ovviamente escludere di avere problemi di salute nel corso della loro vita. E non ci riferiamo certamente agli infortuni di gioco. È quanto accaduto ormai più di un anno fa a Stefano Tacconi, ex portiere della Juve rimasto nel cuore di tutti i tifosi bianconeri, ma degli appassionati di calcio in genere grazie anche alle numerose presenze che ha accumulato con la Nazionale.

Nella primavera del 2022, infatti, l’ex estremo difensore ha avuto un aneurisma cerebrale, che lo ha portato a dover stare per più di un anno in ospedale. I momenti difficili sono stati tanti, compresi quelli in cui non si sapeva se sarebbe riuscito a salvarsi. Fortunatamente ora che il peggio sembra essere passato è lui stesso a raccontarlo: “Pensavo di essere immortale e invece dietro l’angolo c’è qualcosa di inaspettato. L’abbiamo passata davvero brutta – ha raccontato a Silvia Toffanin, ospite di ‘Verissimo’ -. Erano due o tre giorni che sentivo che qualcosa non andava bene, mal di testa, stanchezza, ero andato in giro per chilometri e chilometri. Non pensavo fosse qualcosa che avevo in testa. Era il 23 aprile, il compleanno di mia moglie. Ho perso il matrimonio di mia nipote e alcuni eventi familiari”.

dramma ex della Juventus
Stefano Tacconi ha rischiato la vita – Foto | ANSA – Sportelevision.it

Ancora adesso ricordare con precisione cosa sia accaduto è per lui davvero difficile. “Non entravo in una palestra da 25 anni, è stato complesso. La riabilitazione è stata davvero pesante. Ho dovuto ricominciare da capo a camminare e parlare. Mia moglie e i miei figli sono stati importanti perché facevano avanti e indietro da Milano a Torino e Alessandra”.

Il sostegno fondamentale della famiglia

Tutta la famiglia è stata vicino a Tacconi, ma se il figlio Andrea non fosse stato al suo fianco al momento del malore forse le cose sarebbero andate diversamente. È lui stesso a sottolinearlo: “Stavamo andando alla fiera delle figurine ad Asti, ma già dal mattino era sbiancato – ha raccontato il ragazzo -. Pensavo fosse un mal di testa normale. Scendendo dalla macchina è crollato a terra, era già in coma. Non ha sbattuto la testa solo perché l’ho preso al volo. Vedo tante serie tipo ‘Dottor House’, ho capito che era un problema al cervello”.

Il timore che lui non potesse farcela è stato forte. Il medico aveva riferito alla moglie, Laura Speranza, di pregare perché non si sapeva se sarebbe arrivato alla mattina successiva. Vederlo fermo immobile nel letto, per uno come lui che non si è mai dato per vinto in campo è stato devastante per i suoi affetti più cari: “Ci rispondeva, sbattendo gli occhi e muovendo le mani, era intubato all’Ospedale Borsalino di Alessandria – ha riferito Andrea –. È uscito dal coma solo dopo una settimana”.

 

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Tutti gli appassionati non possono che augurarsi che il peggio sia alle spalle, non solo chi lo ama perché è un ex della Juve, ora lui desidera mostrare la grinta che ha sempre avuto. Il rischio che il problema possa emergere nuovamente non può essere escluso: “Io non sto mai fermo e ho sempre bisogno di muovermi. La mia famiglia è la mia squadra. Non mi fanno toccare né vino né sigarette, se lo fanno ricevo delle scoppole in testa“. Insomma, sembra essere davvero in mani sicure.

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