Doping, quattro anni di stop: “Sono stato io a far avere quella sostanza”

A distanza di quasi un anno svolta clamorosa riguardante una delle vicende che sconvolto maggiormente il mondo del tennis: può cambiare tutto?

Il 2023 tennistico sta per concludersi. Dopo la fine dell‘ultimo Master 1000 in programma, quello di Parigi-Bercy, con l’ennesima vittoria di Novak Djokovic in finale su Grigor Dimitrov, il circuito è alle battute finali. Grandissima attesa, ovviamente, per le Finals di Torino in programma dal 12 al 19 novembre al Pala Alpitour. Nell’ultima settimana sono stati definiti tutti gli otto protagonisti: Novak Djokovic, Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev, Jannik Sinner, Andrej Rublev, Stefanos Tsitsipas, Alexander Zverev e Holger Rune.

Se quindi per decidere chi sarà il Re di questo 2023 bisognerà attendere ancora due settimane, per quanto riguarda il Wta siamo alle battute conclusive. Le migliori otto tenniste al mondo si sono affrontate questa settimana a Cancun, in Messico, per eleggere la nuova Regina. Questa sera, ore 22.30 italiane, ci sarà la finale tra Iga Swiatek e Jessica Pegula che in semifinale hanno superato rispettivamente Aryna Sabalenka e Coco Gauff. Chi invece, da circa un anno è fuori dal giro delle top è Simona Halep. La rumena, ex numero 1 del ranking, è stata squalificata per doping per quattro anni: è infatti risultata positiva al Roxadustat, sostanza considerata proibita.

La sentenza è arrivata due mesi fa ed essendo che la classe 1991 è ferma da quasi un anno, rientrerebbe nel circuito solamente nel 2026. La sua speranza, però, è quella di una riduzione della pena che possa farla tornare in campo in un arco di tempo più ristretto: per questo si è appellata al CAS.

Halep, durante la sua carriera, ha vinto 24 titoli, di cui due slam: il Roland Garros nel 2018 e Wimbledon nel 2019. Quel biennio è stato sicuramente il migliore della sua carriera, ma la sua volontà è quella di poter tornare ad altissimi livelli già nel prossimo futuro se le verrà consentito di giocare.

Squalifica Halep, arriva l’ammissione sconvolgente!

 

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Qualcosa, però, potrebbe cambiare in favore della giocatrice rumena. Tramite un post sul suo profilo Instagram, infatti, l’ex allenatore della classe 1991 Patrick Mouratoglu, già coach di Serena Williams, è voluto tornare sull’accaduto che ha sconvolto la carriera della tennista: “Ho fiducia nel futuro di Simona dato il suo appello al CAS. Siamo riusciti a stabilire da dove sia giunta la contaminazione: le avevamo proposto di assumere il collagene che è risultato essere contaminato. Non c’era modo di saperlo, ma io mi sento responsabile per quanto accaduto. È stato il mio team, quindi io in pratica, a farle avere questa sostanza“. Di fatto l’allenatore si prende tutta la colpa: “Mi assumo la responsabilità. Simona è una vittima di questa storia”.

Va detto che, nonostante il senso di vicinanza di Mouratoglu, queste parole non significheranno nulla a livello di riduzione alla squalifica e la svolta, se mai dovesse esserci nel caso Halep, dovrà essere dimostrata con altre prove.

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